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Descrizione
Mercoledì 12 novembre presso il monumento e la stele nel Parco Caduti di Nassiriya si è onorata la memoria delle 19 vittime italiane della strage irachena del 2003: 12 Carabinieri, 7 militari dell'Esercito e 2 civili. Dopo l'alzabandiera, l'esecuzione dell'Inno d'Italia e la deposizione di una corona di fiori ha preso la parola il Sindaco Marco Togni e si è proceduto alla lettura dei nomi dei Caduti. L'iniziativa era organizzata, come ogni anno, dalla sezione locale dell'Associazione Nazionale Carabinieri.
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IL DISCORSO DEL SINDACO
Un saluto a tutti voi oggi presenti
oggi ci ritroviamo insieme per onorare la memoria delle vittime della strage di Nassiriya, avvenuta il 12 novembre 2003, quando un vile attentato colpì la base italiana in Iraq, spegnendo la vita di 19 nostri connazionali.
Erano uomini che credevano profondamente nel valore della pace, della libertà e del servizio allo Stato.
Erano in una terra lontana non per conquistare, ma per costruire, per aiutare un popolo ferito a rialzarsi, per difendere la dignità umana.
Oggi, a ventidue anni da quel tragico giorno, ricordiamo non solo la loro morte, ma soprattutto la loro testimonianza di coraggio e di umanità.
Ventotto vite spezzate: dodici Carabinieri, cinque militari dell'Esercito, due civili e nove stranieri.
Caduti a migliaia di chilometri da casa, in una missione di pace, per portare stabilità, ricostruzione e un barlume di speranza in una terra martoriata. Il loro sacrificio non è stato vano. Ha incarnato i valori più alti della nostra Repubblica: l'impegno per la libertà, la solidarietà tra i popoli e, soprattutto, la dedizione incondizionata al dovere.
Ricordarli significa riaffermare un principio semplice ma fondamentale: la pace e la sicurezza non sono mai scontate, e hanno sempre il volto, la fatica e il sacrificio di uomini e donne in uniforme che ogni giorno servono il nostro Paese.
Ricordare Nassiriya non significa solo versare una lacrima o deporre una corona. Significa rinnovare ogni giorno il nostro impegno a favore della legalità e della sicurezza, onorando il coraggio di chi ha dato la vita per questi ideali. A tutti i militari in servizio e ai familiari delle vittime, va il nostro abbraccio più sincero e la nostra eterna gratitudine. Voi siete l'esempio vivo che il bene comune e il senso dello Stato sono valori irrinunciabili.
In questa occasione, permettetemi di rivolgere un pensiero di gratitudine profonda all’Arma dei Carabinieri, che da sempre rappresenta un punto di riferimento per le nostre comunità, presidio di legalità e di fiducia.
E proprio per questo, oggi posso dire con orgoglio che a Montichiari stiamo costruendo la nuova caserma dei Carabinieri che sarà pronta con l’inizio del nuovo anno: un’opera attesa, importante, simbolo della nostra volontà di rafforzare la sicurezza, di sostenere concretamente chi ci protegge, e di onorare, con fatti e non solo con parole, lo spirito di servizio che quei carabinieri caduti a Nassiriya hanno incarnato.
La nuova caserma sarà un segno tangibile di attenzione verso le Forze dell’Ordine e verso tutti coloro che, con dedizione e sacrificio, garantiscono ogni giorno la tranquillità della nostra comunità.
Concludo con un pensiero rivolto ai familiari delle vittime, a coloro che portano ancora nel cuore una ferita che il tempo non può cancellare.
A loro va l’abbraccio riconoscente di Montichiari, città che non dimentica.
Che il loro sacrificio ci insegni, ogni giorno, ad amare di più la nostra Patria, a rispettare le nostre istituzioni, e a impegnarci, ciascuno nel proprio ruolo, per costruire una società più giusta, più unita e più solidale.
Onore ai caduti di Nassiriya. Viva l’Italia.
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Ultimo aggiornamento: 14 novembre 2025, 09:39